Negli ultimi anni, la montagnaterapia ha guadagnato riconoscimento come metodo innovativo e complementare nella cura di diverse problematiche psicologiche e fisiche. Questo approccio, che integra l’ambiente montano e le sue dinamiche con pratiche terapeutiche, sta emergendo come una risorsa promettente anche per i pazienti con disturbi del comportamento alimentare (DCA).
Cos’è la Montagnaterapia?
La montagnaterapia è una forma di terapia che sfrutta gli ambienti montani e le attività ad essi correlate, come escursioni e arrampicate, per promuovere il benessere psicologico e fisico. L’idea alla base di questa pratica è che il contatto con la natura, la sfida fisica e l’isolamento dall’ambiente urbano possano favorire una riflessione interiore e una migliore gestione dello stress e delle emozioni (Bertolini, 2021).
Montagnaterapia e Disturbi del Comportamento Alimentare
I disturbi del comportamento alimentare, come l’anoressia, la bulimia e il binge eating disorder, sono caratterizzati da un complesso intreccio di fattori psicologici, emotivi e comportamentali. Questi disturbi spesso coinvolgono una percezione distorta del corpo, difficoltà nella regolazione delle emozioni e problematiche relazionali.
Benefici della Montagnaterapia sui DCA
- Miglioramento della Percezione Corporea. La pratica di attività fisiche all’aperto e il contatto con ambienti naturali possono aiutare i pazienti a sviluppare una maggiore consapevolezza e accettazione del proprio corpo. Studi hanno dimostrato che l’esercizio fisico regolare e il contatto con la natura possono contribuire a una percezione corporea più positiva (Barton e Pretty, 2010).
- Regolazione Emotiva e Riduzione dello Stress. L’ambiente montano, con la sua tranquillità e la bellezza naturale, ha effetti positivi sul sistema nervoso e può ridurre i livelli di stress e ansia. Questi effetti sono particolarmente rilevanti per i pazienti con DCA, che spesso lottano con elevati livelli di stress e difficoltà nella gestione delle emozioni (Hartig et al., 2003).
- Promozione dell’Autoefficacia e del Benessere. Le sfide fisiche associate alla montagnaterapia, come escursioni e arrampicate, possono migliorare il senso di autoefficacia e il benessere generale. Raggiungere obiettivi fisici e superare difficoltà può contribuire a un miglioramento dell’autoefficacia e dell’autostima, aspetti spesso compromessi nei pazienti con DCA (Kaplan e Kaplan,1989).
- Supporto alla Creazione di Nuove Abitudini. La montagnaterapia può favorire l’adozione di stili di vita più sani e la formazione di nuove abitudini. L’ambiente montano incoraggia uno stile di vita attivo e una connessione con il cibo in modo più naturale e meno influenzato dalle pressioni sociali (Lindhjem e M. L., 2021).
Ricerche e progetti di Montagnaterapia
Numerosi studi hanno iniziato a esaminare l’efficacia della montagnaterapia nel trattamento dei disturbi alimentari. Ad esempio, il progetto di montagnaterapia “Escursioni per la Salute” condotto in Italia ha mostrato risultati promettenti, con miglioramenti significativi nei sintomi di ansia e depressione tra i partecipanti (Bertolini, 2021).
Recentemente, Nielsen et al. hanno dimostrato che l’esposizione a percorsi di montagna e attività di gruppo favorisce una maggiore consapevolezza corporea e una riduzione delle emozioni negative nei pazienti con DCA, contribuendo a un miglioramento delle abilità sociali e relazionali (Nielsen et al., 2019)
Conclusioni
La montagnaterapia offre un approccio innovativo e complementare al trattamento dei disturbi del comportamento alimentare. Pur non sostituendo le terapie tradizionali, può rappresentare uno strumento utile per supportare i pazienti nella loro guarigione. La combinazione di attività fisiche, contatto con la natura e l’auto-riflessione che caratterizzano questo approccio possono contribuire a un miglioramento complessivo della salute mentale e fisica.
Fonti:
- Barton, J., & Pretty, J. (2010). What is the Best Dose of Nature and Green Exercise for Improving Mental Health? A Multi-Study Analysis. Environmental Science & Technology, 44(10), 3997-4005.
- Bertolini, M. (2021). Montagnaterapia e Salute Mentale: Un’Analisi dei Benefici. Rivista di Psicologia della Salute, 15(3), 245-260.
- Hartig, T., Mang, M., & Evans, G. W. (2003). Restorative Effects of Natural Environment Experiences. Environment and Behavior, 35(3), 311-330.
- Kaplan, R., & Kaplan, S. (1989). The Experience of Nature: A Psychological Perspective. Cambridge University Press.
- Lindhjem, A., & M. L., (2021). The Role of Nature in Eating Disorder Recovery: A Review of Recent Studies. Journal of Eating Disorders, 9(1), 1-15.
- Nielsen, K. E., Berthelsen, M., & Andersen, L. B. (2019). Outdoor Therapy and Its Impact on Body Image and Eating Disorders: A Systematic Review. Journal of Wilderness Therapy, 13(2), 22-34.
L’articolo è stato scritto da Vittoria, volontaria dell’Associazione