Relazioni sentimentali e DCA – l’esperienza di Benedetta

Leggere il post sulla pagina Instagram di Animenta creato in collaborazione con il Dott. Giuseppe Magistrale del Centro Disturbi Alimentari di Bari (Su instagram: @centrodisturbialimentari) mi ha senza alcun dubbio fatta riflettere a 360° e mi ha reso consapevole di quello che io stessa ho vissuto fino a poco tempo fa. 

È proprio vera l’affermazione che “i disturbi alimentari di Alimentare hanno il nome e poco più” e le relazioni ne sono un esempio. Vivere un disturbo alimentare può portare la persona a dei comportamenti e degli stati d’animo diversi.. a volte è come se diventassero lastre di ghiaccio, piene di paure ed insicurezze. Questo porta a chiudersi in se stessi, ad isolarsi, ad interagire poco con gli altri. 

La mia esperienza

Proprio per questo, in queste righe vorrei condividere la mia storia, quello che ho vissuto e quello che ancora oggi provo quando un’altra persona entra a fare parte della mia vita. 

Quando parlo di un’altra persona mi riferisco in questo caso ad un ragazzo, ad un ipotetico futuro fidanzato; non nego che ogni volta è una sfida, un mettermi alla prova è un prendere coscienza dei passi avanti che ho fatto e anche di quelli che ancora devo fare.

Tutto questo, infatti, succede ancora a causa di tutte le esperienze  che l’anoressia mi ha fatto vivere. Quando soffrivo di DCA il mio corpo rifletteva la mia anima e  inevitabilmente ciò che saltava all’occhio era il corpo stesso, non tanto il resto. 

Essere vista, guardata, toccata da un’altra persona era per me difficile, a tratti un incubo, perché pensavo che in quel momento il mio corpo stesse trasmettendo quello che la mia anima sentiva: dolore, angoscia, fragilità… 

Il senso di alienazione

L’anoressia, così come ogni DCA, porta ad una totale alienazione: diventiamo così tanto distaccati dal resto che non proviamo più niente: gioie, dolori, amore, empatia, sentimento o qualsiasi altra forma di piacere, niente di niente. Il nostro corpo diventa un involucro senza più sensazioni o emozioni. 

Ecco, io mi sentivo in questo modo: sono arrivata a non avere più la forza di provare qualcosa, ero diventata rigida, sempre sulla difensiva e sempre tanto tanto, forse anche un po’ saccente. 

Nel mio caso, la persona che mi è stata accanto, purtroppo, non ha avuto la caparbietà o forse la volontà di capire quello che io stessi vivendo. Questa è stata però la mia esperienza, eravamo talmente giovani e talmente incoscienti che non potevamo avere la capacità di affrontare un problema così grande. 

Nonostante ciò io porto con me ancora quelle sensazioni: non avevo la forza mentale di mostrarmi, di avvicinarmi ai ragazzi e questo mi ha portata a vivere un’adolescenza molto diversa da quelle dei miei compagni di classe. Sentivo le mie amiche che raccontavano le loro prime esperienze, i primi baci ed io ero lì ad ascoltarle inerme, alcune volte anche indifferente perché in quel momento non mi interessava.

Mi sono resa conto che l’anoressia mi ha tolto tanto, ha cancellato i migliori anni dell’adolescenza, mi ha tolto la possibilità di condividere le mie prime esperienze adolescenziali e  e questo non lo dimenticherò mai. 

Veniamo ad oggi… 

La mia vita è cambiata. Io sono guarita, la mia anima è guarita ed è risorta la mia vera personalità: socievole, estroversa, una persona “fisica”, reale, passionale. Tuttavia, nonostante i progressi fatti, nonostante la mia completa guarigione,  ancora ora,  quando mi relaziono con persone nuove, soprattutto ragazzi, provo inizialmente quel senso di inadeguatezza, quel non sentirmi abbastanza donna, abbastanza attraente, con abbastanza esperienza. 

Questo è un lato di me che sento di voler migliorare, è un aspetto su cui lavorare e credo che, nonostante sia un punto dolente per molte persone che hanno vissuto un disturbo dell’alimentazione, si possa affrontare con l’aiuto della terapia. 

Quindi, per concludere, cos’è che sento di aver imparato fino ad oggi? 

Sto imparando a vivere le emozioni e lasciarmi andare, sto assecondando il flusso di quello che sento e sto imparando a nutrirmi anche di questo. 

L’articolo è stato scritto da Benedetta, volontaria dell’Associazione

Contenuto a cura di Animenta

PASTA DI SEMOLA DI GRANO DURO LUCANO

Rasckatielli

Pasta Secca 500g

Ingredienti: Semola di Grano Duro Lucano del Parco Nazionale del Pollino, Acqua.

Tracce di Glutine.

Valori Nutrizionali

(valori medi per 100g di prodotto)

Valore energetico

306,5 kcal
1302 kj

Proteine

13,00 g

Carboidrati

67,2 g

Grassi

0,5 g

Prodotto e Confezionato da G.F.sas di Focaraccio Giuseppe
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