Scegliere di chiedere aiuto – L’esperienza di Miriam

Chiedere aiuto: una delle decisioni più difficili da prendere.

Prima di chiedere aiuto io ci ho messo un bel po’ di tempo. Sarò sincera, nel momento in cui ho provato a dirlo a mia mamma le parole mi morivano in gola, restavano lì tra la voglia di uscire e la paura di essere solo in un film che da sola mi ero costruita. Pensavo che forse non stavo così male come credevo.

Ho faticato molto nell’accettare di avere effettivamente un problema.

Quando ho chiesto aiuto è stato subito liberatorio.  Ma, se devo essere sincera,  dopo neanche due mesi di percorso con un’equipe,  pensavo di mollare; di non volerci provare più. In realtà, però, era la malattia a impormelo, la malattia che stava di nuovo prendendo il controllo su di me, sulla mia vita.

Con l’anno nuovo è arrivata la svolta. 

Il giorno dopo Capodanno ho saputo che la mia cagnolina Luna era morta, un dolore che non auguro a nessuno.

Dopo quasi due settimane dalla notizia sono stata nello studio della psicologa, con cui abbiamo parlato soprattutto dei miei sentimenti, di come mi sentivo. Quello stesso giorno mio fratello è risultato positivo al Covid e così io e mia zia, che eravamo state a contatto con lui tutto il giorno, ci siamo messe in quarantena.

Ciascuno di noi tre si trovava in una stanza diversa. 

Tempo per me 

Ho avuto dieci giorni per pensare, per stare da sola con me stessa. Ci sono stati dei giorni in cui ero Miriam, al 100%; ma anche altri in cui Miriam era solo una piccola pedina mossa dalla Malattia.

Ma perché ho voluto condividere questa riflessione?

Scegliere di chiedere aiuto è molto difficile, ma ne vale davvero la pena. Magari i risultati non si vedono subito, e magari può volerci anche molto tempo prima che se ne intraveda qualcuno, ma questo non significa che sia arrivato il momento di mollare. Ciascuno di noi ha i propri tempi. 

Ci saranno tanti bassi e altrettanti alti. Vale la pena non mollare perché scegliere la guarigione significa scegliere la vita, la nostra vita. Ed è la scelta migliore che possiamo fare.  

L’articolo è stato scritto da Miriam, volontaria dell’Associazione

Contenuto a cura di Animenta

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