Sensi di colpa dopo le festività: come gestirli?

Sensi di colpa dopo le festività: come gestirli?

Durante le festività, il tavolo è splendidamente imbandito con i tuoi piatti preferiti, come dolci, sugo, patate e torte. Però durante le festività accanto ai cibi, a volte possono risuonare frasi poco gradevoli.  L’eccitazione può rapidamente trasformarsi in preoccupazione: come posso godermi questi cibi senza sensi di colpa? Questo conflitto è comune e noto come senso di colpa alimentare, spesso amplificato dalle pressioni sociali e dai messaggi mediatici riguardanti l’aspetto fisico e la dieta.

Frasi come: “Dovresti davvero mangiarlo?”, “Prendi una seconda porzione?”, “Ho mangiato troppo, dovrò rimediare domani!”, “Ho esagerato durante le feste, a gennaio sarà tempo di rimediare” sono solo alcuni degli esempi di parole che possono ferire chi le sente e originare sensi di colpa.

Il peso dei sensi di colpa

Il senso di colpa alimentare emerge dopo aver mangiato eccessivamente o aver scelto cibi considerati non salutari, generando vergogna, ansia e depressione. 

Il senso di colpa per il cibo durante le feste può causare ansia, tristezza e depressione. È radicato in una serie di fattori, come:

  • Paura di aumentare di peso
  • Pressione sociale
  • Pressione autoinflitta
  • Alimentazione disordinata
  • Messaggi basati sulla paura provenienti dai media

Il senso di colpa alimentare può spingere a comportamenti malsani come l’eccesso di esercizio o le restrizioni alimentari. Questa mentalità distruttiva può compromettere il benessere e indicare una relazione disfunzionale con il cibo. Tale spirale negativa può anche evolvere in vergogna per il cibo, portando a disturbi alimentari.

La cultura della dieta e la pressione sociale

La mentalità dietetica classifica il cibo in buono e cattivo, promuovendo l’idea che solo la magrezza equivalga a salute e moralità. I social media amplificano questa pressione, portando a pensieri critici e giudizi sulla propria alimentazione.

Il cibo come esperienza emotiva

Adottare un approccio focalizzato sulla salute anziché sulla perdita di peso è fondamentale. È importante esplorare nuove prospettive e riconoscere che ognuno ha esigenze alimentari uniche. La ricerca suggerisce che concentrarsi sulla salute migliora il benessere mentale, rendendo le festività più gioiose. 

Il cibo è intrinsecamente legato a tradizioni e connessioni sociali. Essere consapevoli dei segnali di fame e sazietà, e praticare la consapevolezza durante i pasti, può migliorare la salute fisica e mentale. Anche durante le festività, ogni pasto è un’opportunità per godere dell’esperienza culinaria senza sensi di colpa.

Strategie per affrontare il senso di colpa alimentare

Ecco qualche strategia per evitare di farsi sopraffare dai sensi di colpa legati al cibo:

  • Onorare i segnali di fame e sazietà. Pianifica pasti regolari per stabilizzare l’assunzione.
  • Creare un piano alimentare equilibrato. Includi ciò che ti piace, evitando l’idea di cibi “proibiti”.
  • Mangiare consapevolmente. Sperimenta il gusto dei cibi e riduci le distrazioni per migliorare la consapevolezza sul pasto.
  • Godere del cibo senza sensazioni negative. Prenditi il tempo per assaporare ogni boccone, fermandoti quando ti senti soddisfatto. Accetta il tuo stato d’animo senza giudizio e torna alla tua routine alimentare normale dopo un pasto abbondante.
  • Affrontare messaggi negativi e stereotipi. Gestisci i messaggi negativi sui social media e affronta eventuali commenti di amici o familiari. Scollegati da contenuti tossici e promuovi conversazioni positive riguardo al cibo.

La libertà alimentare

Sei tu a determinare cosa e quanto mangiare. Trasformare la relazione con il cibo, passando dalla cultura della dieta alla libertà alimentare, è possibile. Celebra le festività con consapevolezza e piacere, godendo appieno dell’esperienza culinaria.

Le festività dovrebbero essere un momento di gioia e connessione, lontano da preoccupazioni legate al cibo. Prenditi il tempo per gustare ogni boccone e pratica l’autocompassione per gestire il tuo rapporto con il cibo e l’immagine corporea. Non solo durante le feste, ma tutto l’anno. 

L’articolo è stato scritto da Giovanna, volontaria dell’Associazione

Contenuto a cura di Animenta

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