Gli effetti della quarantena sui disturbi dell’alimentazione

Gli effetti della quarantena e l’isolamento da Coronavirus sono più duri per chi soffre di disturbi dell’alimentazione (DCA) : peggiorano anoressia e bulimia. Stare tutto il giorno in casa a due passi dalla cucina e dalla dispensa, con mamma che sforna piatti e dolci buonissimi, così buoni che senti il profumo fin in camera tua, è complicato. È complicato per ogni ragazzo e ragazza che soffre di disturbi del comportamento alimentare.

Se quotidianamente stare attenti alla linea è difficile, in questi giorni in cui il lockdown è globale e il distanziamento sociale è un ordine, la sfida si fa più ardua. E’ complicato perché la quarantena ci sta insegnando a convivere, prima che con gli altri, con noi stessi. Quando soffri di disturbi dell’alimentazione, il primo nemico di te stesso è la tua immagine allo specchio.

Alto rischio di recidiva o peggioramento della gravità del disturbo

Riccardo Dalle Grave, capo del Dipartimento di Disturbi Alimentari e di Peso dell’Ospedale Villa Garda, scrive su Psycology Today che le persone con disturbi alimentari hanno un alto rischio di recidiva o peggioramento della gravità del loro disturbo, a causa dei timori di infezione e dell’effetto della quarantena e per la carenza di adeguati trattamenti psicologici e psichiatrici a causa della pandemia. Inoltre, l’ansia scatenata dal virus, la tristezza e la noia provocate dall’isolamento, il terrore e la certezza di ingrassare aumentano la sensazione di non avere il controllo, uno dei pensieri alla base dei DCA.⁣

La quarantena ci ha spostato in nuova dimensione, con un nuovo tempo. Tutto sembra scorrere più lentamente e tutt’intorno sembra più complicato. La quarantena sta riscrivendo il rapporto con il cibo e con il nostro corpo. E si insinua la paura. ⁣

D’altra parte, la quarantena, creando la separazione e la limitazione del movimento, può contribuire al mantenimento della psicopatologia del disturbo alimentare attraverso diversi meccanismi. Per esempio:

  • La limitata possibilità di camminare ed esercitarsi può aumentare la paura dell’aumento di peso che viene solitamente affrontata accentuando le restrizioni dietetiche;
  • L’esposizione a elevate scorte alimentari a casa può essere un potente fattore scatenante di episodi di abbuffata, in quelli con questa forma di disturbo alimentare;
  • Stare a casa può aumentare l’isolamento sociale , una caratteristica comune associata ai disturbi alimentari e creare un ostacolo importante per migliorare il funzionamento interpersonale: un obiettivo chiave per ridurre la sopravvalutazione della forma e del peso e il loro controllo. Inoltre, questo isolamento impedisce alla persona di rivolgersi a espressioni importanti mantenendo la psicopatologia del disturbo alimentare.
Trattamenti psicologici online

Possiamo anticipare effetti della quarantena sui disturbi dell’alimentazione? Non c’è una risposta che possa risolvere i problemi qui sopra elencati. Tuttavia si può sfruttare la tecnologia online per poter continuare terapie e trattamenti.  Inoltre, alcuni centri clinici hanno già implementato servizi ambulatoriali virtuali intensivi.

Inoltre, come sostiene Della Grave, nei prossimi giorni, il gruppo di formazione di Enhanced Cognitive Behavior Therapy ( CBT-E ), un trattamento basato sull’evidenza per tutti i disturbi alimentari, rilascerà suggerimenti specifici per fornire trattamenti online e aiutare i pazienti con disturbi alimentari a far fronte all’ansia associata ai timori di infezione e agli effetti della quarantena.

Che fare quindi? Come detto prima, non c’è una risposta. L’isolamento da Covid-19 ha aperto un dialogo con la nostra mente che, a volte, complica la realtà. Un dialogo che ci allontana dalla realtà e ci porta in un mondo lontano. Non dimentichiamo che la quarantena c’è stata per tutti.  Ora che piano piano ricominceremo ad uscire non abbiate paura di farvi vedere, di mostrarvi agli altri. Alzate la cornetta del telefono se ne avete bisogno. Lì fuori c’è un mondo che aspetta.⁣

Contenuto a cura di Animenta

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