“Schwerelos” in tedesco significa “senza peso”: è così che Antonella intitola la sua poesia per raccontare la sua storia con i disturbi alimentari.
È una storia che ci apre gli occhi sui falsi miti e sulle credenze che ruotano attorno al mondo dei DCA. Sì, perché Antonella si definisce “parte degli invisibili”, ovvero coloro che sono lontani dalla narrazione mainstream di questa malattia. Al centro del racconto una persona adulta che si ammala di DCA, una malattia storicamente raccontata come tipica adolescenziale.
Questa poesia dà voce agli “invisibili”, che per Animenta invisibili non sono affatto.
“Schwerelos”: una poesia sui disturbi alimentari
Una mela è meglio di due e mezza è meglio di una
e quando lo decido io
– c’è sempre qualche idiota che pensa, è vanità,
una cura di bellezza, e invece è battaglia –
per arrivare in cima, quella che non ce la faceva,
nemmeno venti metri, quella seduta a guardare che succede
e ora passo su passo, più veloce
chilometro su chilometro non esistono limiti
il più grande crimine sono i limiti che uno si crea da sé
chilometro più chilometro, briciola meno briciola
resta al comando, resta al controllo
di ogni più piccola trasformazione –
chi vince se stesso vince il mondo
vince ciò che non sa fare
sconfigge il peso di ciò che non ha saputo essere
di ciò che non ha saputo dire
al momento giusto
il peso del coraggio che non è riuscito ad avere
di ciò che non ha saputo vedere
il peso dei ruoli lì già pronti da indossare
armatura
o camicia di forza
chi vince se stesso ha il comando, il controllo
briciola da briciola, e non per sfilare
alla prossima passerella, che tanto faccio un altro mestiere
è per vincere la gara e chi sarò lo decido io
anche solo metà di me
potrà essere la migliore, quella che non sbaglia
sarà la più efficiente, quella che non spreca tempo
sarà un tiranno
L’articolo è stato scritto da Antonella, che ha raccontato la sua storia