Caro Corpo,
Quanto tempo ho passato davanti allo specchio guardandoti ed odiando ogni centimetro della tua superficie.
Ogni volta che ti vedevo riflesso in una qualsiasi superficie il sorriso mi si spegneva e avrei tanto voluto cancellare quell’immagine dalla mia vista.
Sei sempre stato troppo e contemporaneamente mai abbastanza. Un paradosso, vero?
Ti ho voluto male: ho sperato che potessi diventare sempre più leggero fino a scomparire definitivamente, perché pensavo che solo così mi sarei potuta sentire libera; tu eri troppo pesante per permettermi di volare via e io occupavo troppo spazio, sia fisico che mentale, in questo mondo.
Ho sempre provato molta rabbia nei tuoi confronti, fin da quando ero piccola e non volevo mettermi in costume come gli altri bambini per andare al mare.
C’era una forte pressione dall’esterno che mi schiacciava e che pian piano ho fatto mia, fino ad autoconvincermi di dover essere inflessibile con te.
Non credo che il mio astio fosse davvero rivolto nei tuoi confronti, però ti vedevo come l’unico tramite in grado di far tacere quella voce cattiva che si era fatta così insistente da non permettermi più di sentire altro al di fuori di sé.
Ti ho maltrattato fino a renderti simile ad un rametto secco e spoglio, spigoloso, fino a portarti vicino alla rottura…
Poi qualcosa è cambiato: è stato un percorso lunghissimo e ad oggi non è ancora terminato, ma pian piano ho imparato a tollerarti, ad accettarti, successivamente a volerti bene, e ora sto cercando di imparare ad amarti, anche se non ci sono ancora riuscita.
Ho ancora tantissima strada da fare, ma non ho fretta e, per la prima volta, ho deciso che voglio darci del tempo, e non cercare di ottenere tutto il prima possibile come ho sempre fatto in passato; insomma, siamo passati da “Tutto subito” a “Senza fretta, ma senza sosta”.
L’obiettivo è riacquisire (o forse apprendere per la prima volta in assoluto) fiducia in noi, in me: perché non siamo due entità separate, ma parte di un tutt’uno complicato ma bellissimo.
E nei momenti bui non demordiamo, guarda quanti progressi abbiamo già fatto insieme!
Ci perdoneremo a vicenda e ti amerò prima o poi, lo prometto.
Claudia
