Caro corpo,
Lo so che non ti ho mai voluto bene come avrei dovuto, che ti ho sempre guardato dall’alto verso il basso e che ho sempre notato anche il tuo più piccolo difetto.
Non ti ho mai accettato perché ho sempre preteso troppo da te, così come gli altri hanno sempre preteso troppo da me, facendomi sentire inadatta, inadeguata.
Sfogavo la mia frustrazione su di te spingendoti a forza dentro il cibo fino a sentirmi male oppure privandotene del tutto, cercando di portarti oltre i tuoi limiti. E non lo facevo perché ti amavo, ma perché ti odiavo.
So che dovrei sempre e solo volerti bene dal profondo del mio cuore, ma a volte me lo dimentico; è difficile sradicare anni e anni di pensieri imposti dall’esterno, dalla società, dagli altri.
Anche le parole hanno un peso, ma quasi nessuno se ne cura. Gli altri sembrano solo curarsi del tuo, di peso.
“Staresti bene con qualche chilo in meno”
“Sei troppo magra, ma sei malata?”
Sto imparando a non “dare peso” alle opinioni e alle parole non richieste e sto imparando piano piano cosa significa lavorare insieme a te, riuscire a plasmarti e modellarti senza distruggerti.
E senza distruggere me stessa.
Ti prometto che ci proverò con tutta me stessa a volerti bene, a lavorare in modo sano su di me, su di te e sulla mia anima, e ad amare quello che non ho il potere di cambiare.
In fondo so che non sarò mai perfetta, e dopotutto va bene così. Spero che mi perdonerai se nei miei sforzi ci metterò un po’ di tempo, dopotutto sono passati 30 anni, di sicuro mi concederai un giorno in più.
Con l’amore che ti meriteresti.
Sara
