Il 12 gennaio 2024 si è dato ufficialmente il via alle attività associative di Animenta Bologna. Alle ore 10:00 in Sala Savonuzzi a Palazzo d’Accursio si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del progetto. Dalle ore 18:00 in Via S. Donato 149 presso gli spazi di RitmoLento si è tenuto invece un laboratorio di Serigrafia, un Talk sul tema dei Disturbi Alimentari e dalle 21 in poi un DJ set.
Perché è nato il progetto?
Animenta è una realtà associativa nuova a Bologna ma non a livello nazionale. Animenta APS nasce, infatti, nel 2021 da un’idea di Aurora Caporossi, e si occupa di Disturbi Alimentari nella loro complessità attraverso informazione, supporto e riabilitazione.
L’esigenza di attivarsi a Bologna è sorta a seguito di un’assunzione di consapevolezza in merito alla gravità e alla diffusione della patologia e sulla base della convinzione che servano sempre più presidi sociali in grado di affiancare, anticipare e seguire i percorsi di cura: in Italia ci sono più di 3 milioni di persone che soffrono di un disturbo alimentare ma abbiamo a disposizione solo 900 posti letto.
Questa urgenza è resa ancor più evidente dalle scelte assunte dal Governo, che ha deciso di non rifinanziare il Fondo per il contrasto dei Disturbi del Comportamento Alimentare, con il rischio che ne risentano anche i servizi esistenti, con il pericolo che chiudano, proprio in un momento storico di incremento del bisogno.
Animenta a Bologna contro i Disturbi Alimentari
L’offerta che con la nostra attività portiamo in città verte sulla gestione di un punto di ascolto per maggiorenni negli spazi del Laboratorio Salute Popolare, che, in armonia con l’organizzazione del sistema di cura territoriale dell’AUSL di Bologna, possa essere un anello integrante del percorso di cura multidisciplinare, fungendo da efficace aggancio relazionale per persone direttamente colpite dalla malattia e/o per persone a loro prossime, con l’aspirazione di dare vita ad un luogo di orientamento, di informazione e di comunità .
“Offrire un aiuto concreto e accessibile per noi fondamentale al fine di stare accanto a tutti coloro che vivono questa malattia e non riescono ad accedere alle cure” afferma Aurora Caporossi, Founder e Presidentessa di Animenta APS.
“Saper stare in osservazione attiva e consapevole di una città come Bologna, per la quale, anche rispetto alle peculiarità̀ di chi la abita, occorrono risposte complesse ad esigenze complesse” continua poi Francesca Inglese, Coordinatrice di Animenta APS di Bologna.
Accanto alle attività del punto d’ascolto intendiamo sviluppare un’azione di sensibilizzazione sui disturbi alimentari facendo uso di diversi strumenti di divulgazione quali pagine social, sito internet, eventi pubblici in città, dialogo e formazioni con scuole ed università̀ , per fare sì che tutto il lavoro di avvicinamento ai percorsi di cura sia accompagnato da una trasformazione delle dinamiche sociali che non vanno nella direzione di riconoscere, sapersi rapportare e comprendere la matrice complessa della malattia.
Chi era presente?
Sono intervenuti nel corso della conferenza stampa in Sala Savonuzzi alle ore 10:00:
Luca Rizzo Nervo – Assessore al Welfare e Salute
Fabio Lucchi – Direttore del Dipartimento di Salute Mentale AUSL Bologna
Giacomo Tarsitano- Consigliere comunale del Gruppo Lista civica Matteo Lepore Sindaco
Aurora Caporossi – Presidentessa e Founder di Animenta APS | 100 Forbes Under30
Francesca Inglese – Referente di Animenta Bologna
Laboratorio Salute Popolare – Servizio autogestito del Municipio Sociale Labàs
Potete trovare Animenta APS e il suo punto d’ascolto in Vicolo Bolognetti 2, presso il Laboratorio di Salute Popolare