Caro mio Corpo, questa lettera è per dirti che sono fiera di te

Caro mio Corpo, come stai?

Sono giorni che cerco di scrivere questa lettera.

Continuo a cambiare e ricambiare le parole, a spostare frasi, a temporeggiare in attesa dell’illuminazione.

La verità è che non volevo neanche scriverla.

Non mi piace parlare di te, non mi piace pensare a te, perché alcune cose mi creano disagio, perché non riesco ad amarti e rispettarti come vorrei e questo mi fa sentire inadeguata.

Vorrei semplicemente ignorarti, fare finta che tu non esista, che io non debba pensare né provvedere a te, che tu possa far da solo, che tu sia a parte, non roba mia, non una mia responsabilità.

Ma è bene che io racimoli un po’ di coraggio e ti parli, che male non ci fa, e magari aiuterà anche qualcun altro che prova le mie stesse sensazioni.

Ebbene, voglio cominciare con il dirti grazie.

Grazie perché, nonostante me e la mia ferocia, nonostante qualche acciacco, stanchezza, capogiri, disfunzioni intestinali, amenorrea, sonno disturbato, sbalzi d’umore, tu ci sei ancora.

Grazie perché mi perdoni funzionando ogni giorno, perché resisti. 

Li avverto, i segnali, sai? Sono piuttosto evidenti, direi. Ti sento. Sento che non hai l’equilibrio di cui hai bisogno.

Sei così stanco che non pretendi neanche più ciò che ti nego. 

Accetti, sconfitto, ti accontenti.

Sento le tue silenziose grida d’aiuto per la mia omertà e la mia indifferenza, le sento sulla pelle segnata del viso, nelle gambe appesantite a fine giornata, nelle occhiaie scavate, nella pancia gonfia e dura, nelle mestruazioni che non arrivano più.

Ti sei bloccato, sei nel panico.

Vorrei che ciò che ti sto dando ora fosse sufficiente, perché è così che ora mi sono abituata, che mantengo il controllo, che mi sento al sicuro. 

Ma vorrei davvero darti di più, uscire dal limite di questo maledetto schema mentale, darti tutto ciò di cui hai bisogno per stare bene.

Vorrei dirti solo cose belle, darti tanto amore, tutto quello che meriti.

Vorrei sentirti costantemente felice e appagato, in salute, forte, pieno di energie, senza crucci infilzati nella carne o annodati alle ossa.

Invece, mai come ora ti sento distante, estraneo, in questo periodo in cui ansie e preoccupazioni mi sequestrano abusivamente i pensieri.

Non è un rapporto facile né sempre felice il nostro, non è una relazione d’amore, come dovrebbe essere.

Anzi.

Io mi sono spesso ostinata ad odiarti perché non eri mai abbastanza, ai miei occhi, mai abbastanza bello, mai abbastanza magro, mai abbastanza giusto. 

Perché amare te vuol dire amare me stessa, ed è proprio questo il fulcro di tutto, è questo che non riesco a fare.

Non ancora, almeno.

Dovresti detestarmi anche tu, per tutte le volte in cui ti ho maltrattato attraverso sforzi e privazioni anziché farti una carezza o sorriderti allo specchio. 

Ma tu non hai mai ceduto, non mi hai mai tradita, mai abbandonata.

Sei qui per me, lotti ogni giorno per farci sopravvivere.

E ogni giorno mi stupisci.

Mi stupisci quando mi alleno, ti porto al limite, e sento la tua forza, la tua resistenza, il cuore che batte nel petto, efficace, potente. 

Mi stupisci quando, nonostante il malessere generale, tu reagisci, pronto, ti sforzi. 

Mi stupisci quando mi guardo allo specchio e mi osservo i muscoli, ben visibili sotto la pelle… e le costole, lo sterno, le clavicole, i polsi, il bacino, le ginocchia, i malleoli.

Senza accorgermene, ho sviluppato questa abitudine di toccarti e guardarti per controllare che le ossa siano ancora lì, sporgenti, tangibili, passo in rassegna le costole, il bacino, i fianchi, le gambe, per controllare che tutto non si sia ispessito nelle ultime 24 ore.

Mi dà sollievo farlo.

È come un tic, è automatico, non ci penso; lo faccio quando mi sveglio e sono ancora nel letto, quando mi sto per fare la doccia, quando sono in piedi, quando passo davanti a una vetrina.

È una malsana, inebriante, effimera soddisfazione.

In conclusione, questa lettera è per dirti che, a dispetto di tutto, sono fiera di te, fiera di possederti.

È vero, ci sono giorni in cui vorrei fuggire, uscire dalla mia stessa pelle. 

A volte, lo vorrei anche solo per poterti abbracciare, perché solo io so davvero cosa senti.

Ma ci sono giorni, anche, in cui ti vedo, ci riesco. 

Vedo come sei realmente, la forza che dimostri, la bellezza che hai, la strada che hai fatto, i traguardi raggiunti. 

E riesco anche a pensare, d’altronde, in quei giorni preziosi, di avere un corpo forte, armonioso, sano, tenace, resiliente.

È tutto questo a renderti bello, tutto ciò di cui ho scritto finora.

Ti ho dato troppe volte per scontato e ti chiedo scusa di questo.

Mi dispiace.

Mi rendo conto di tutto, o quasi, e questa è un’arma a doppio taglio, a volte, non fa che aggiungere frustrazione e senso di colpa. 

Ho constatato direttamente che la consapevolezza da sé non basta a darci la libertà, purtroppo, non è sufficiente.

Essa ne è solo la chiave.

Servono anche tanta forza d’animo e coraggio per sbloccare la serratura e aprire la gabbia, per salvarci, per andare oltre i sintomi, nient’altro che specchietti per le allodole, sentinelle di un mostro più grande.

Io ci provo con tutta me stessa, lotto anch’io per noi, per stare bene, per stare meglio. 

Non posso cancellare il passato, ma posso impegnarmi ogni giorno, nel bene e nel male, in salute e in malattia, affinché non accada più. 

Voglio impegnarmi a tener presenti prima i tuoi pregi che i tuoi difetti, non viceversa.

A ricordare che il controllo è un falso alleato, che tu sei più importante.

A ricercare e mantenere un benessere che sia autentico e completo.

E, soprattutto, a non pretendere la perfezione sempre, ma a perdonarmi ogni qualvolta mi capiterà di inciampare.

Lo devo a noi, perché meritiamo di stare bene come chiunque altro. Ne usciremo. Credi in me come io faccio con te. Teniamo duro.

Resta qui.

Restami addosso.

Inestricabilmente tua.

Vale

Contenuto a cura di Animenta

PASTA DI SEMOLA DI GRANO DURO LUCANO

Rasckatielli

Pasta Secca 500g

Ingredienti: Semola di Grano Duro Lucano del Parco Nazionale del Pollino, Acqua.

Tracce di Glutine.

Valori Nutrizionali

(valori medi per 100g di prodotto)

Valore energetico

306,5 kcal
1302 kj

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67,2 g

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0,5 g

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