Stop alle bugie – Il ritorno della vera me

Posso essere sincera in questo posto sicuro, quale è Animenta? Mentre soffrivo di anoressia ero davvero una bugiarda.

Mi rendo conto che la frase precedente possa suonare quasi come un ossimoro, ma ora, dopo qualche anno passato da quando i disturbi alimentari mi tenevano per mano, posso riguardare al passato con oggettività e quindi anche liberarmi di questo peso.

Questo articolo mira appunto a ripercorrere alcuni passaggi della mia vita per mostrare quanto subdola possa essere stata l’anoressia che non solo ha cambiato il mio corpo, ma è riuscita addirittura a modificare il mio comportamento e a farmi credere di essere una cattiva persona. 

Un castello di bugie 

Si inizia con una piccola menzogna: «Tranquilla mamma, non prepararmi il pranzo perché mi fermo con i miei compagni a mangiare una focaccia velocemente prima di tornare a casa», e poi queste pian piano si accumulano fino a diventare insostenibili.

Guardo al mio passato. Ora, a mente fredda, è facile (ma molto triste) rendersi conto che la maggior parte delle relazioni che avevo erano basate su bugie.

Mamma, papà, nonna, amici, compagni di squadra, professori. Chiunque fosse considerato un ostacolo per il mio “scopo” doveva essere allontanato.

Il paradosso era che, più una persona si accorgeva che c’era qualcosa che non andava nel mio comportamento, quindi più qualcuno si preoccupava per me, più io per difesa mi chiudevo, lo allontanavo e… mentivo.

La personalità vera ormai era in un angolino, sopraffatta da muri eretti a protezione e composti da frottole.

La cosa paradossale è che questo mio atteggiamento sembrava contagiare anche chi stava attorno a me, come se il germe della bugia si espandesse a macchia d’olio.

Mi rendo conto che questo fosse un modo di reagire dei miei cari che, non riuscendo ad avvicinarsi a me, cercavano di farlo di soppiatto.

Parte di me

Un esempio è mia madre che cercava di aggiungere ingredienti alle sue solite ricette per far in modo che io mangiassi qualcosa di sostanzioso e alle mie perplessità riguardo al sapore rispondeva «No giuro, non ho aggiunto nulla». Una volta sono andata in crisi per aver sentito il sapore del parmigiano in quello che assicurava essere del semplice riso scondito. Ricordo il mio pianto disperato perché ciò usciva da ogni mio schema. E ricordo anche il suo, perché vedeva sua figlia in panico che stava crollando per del “semplice formaggio”.

Anche quando le cose si facevano sempre più evidenti la parola chiave era negazione, io ero quella forte e gli altri semplicemente si stavano sbagliando.

Non mentivo solo alle persone esterne, la situazione è diventata davvero grave quando ho iniziato a farlo anche con me stessa. 

Spesso mi auto-convincevo di essere nel giusto, che tutti gli altri avevano torto: io non ero malata e tutte le paranoie e le ossessioni che stavano emergendo non erano nulla di preoccupante. Avrei potuto smettere in ogni momento perché mantenevo il controllo di tutto.

Recuperare la fiducia 

Ad un certo punto è arrivato il crollo: dopo essermi sentita male davanti a mia madre non ho più potuto far finta di nulla.

Forse ero arrivata al mio limite. Io stessa non ne potevo più e qualcosa di sano dentro di me, anche se ancora non lo potevo comprendere, stava iniziando a riemergere dal buio dove lo avevo sotterrato.

Ho detto la verità: ho confessato che buttavo tutto il cibo che mi veniva lasciato sul tavolo per pranzo. Ho raccontato di tutto quello che facevo pure di non mangiare.

É stato un duro colpo per lei, non posso nemmeno immaginare cosa possa provare una madre sentendosi dire certe cose. Questo è stato però il primo passo nella direzione giusta.

Avevo finalmente invertito la rotta

Sarebbe bello dire che da lì in poi tutto è stato in discesa, ma non è per niente così. Dopo le rivelazioni era normale che non si fidassero più di me (e posso dire che hanno fatto bene, oggi posso affermare che non so se ce l’avrei fatta a gestire tutto solo con la mia forza di volontà, almeno inizialmente). Tutto ciò che dicevo o facevo era messo in dubbio.

 

Quale vantaggio hanno i bugiardi? Che quando dicono la verità non sono creduti

Questa citazione viene attribuita ad Aristotele, non si ha la certezza assoluta che derivi proprio dal famoso filosofo greco, ma sicuramente è una frase dolorosamente veritiera. 

Gli orari della famiglia erano cambiati, qualcuno doveva essere sempre vicino a me nel momento dei pasti e se questo non era possibile venivo mandata dalla nonna con una scusa.

Sul momento questo mi faceva malissimo, soprattutto perché la situazione è durata per diverso tempo. D’altra parte non posso biasimarli e, anche al tempo, vedere le loro facce preoccupate mi bloccava dal crollare per la frustrazione. 

La vera (e vecchia) me 

Dopo mesi di terapia, seguita da esperti, sostenuta da tutti ecc. pian piano ho visto tornare la vera (e vecchia) ragazza di sempre

Sono sempre stata quella schietta, a volte un po’ troppo dura, ma sempre sincera e gli abiti della malattia non mi stavano per niente bene addosso.

Se devo essere del tutto sincera ora, oltre ad essere di nuovo vera, mi sento anche migliore. La terapia mi ha aiutata tanto e mi ha dato strumenti nuovi che prima non conoscevo.

Ora so comunicare: so esprimere i miei sentimenti, non cerco più di nasconderli. Mi sento stabile, in equilibrio.

Il disturbo alimentare ha rischiato di cambiarmi, anzi lo ha fatto per un periodo, e questo ha fatto allontanare da me anche molte persone esauste dalle mie bugie.

Rimuginare e rimanere troppo attaccati al passato però non fa mai bene. E infatti, traendo il positivo da questa esperienza, posso affermare che le persone davvero importanti per me sono rimaste. Hanno continuato a combattere contro le mie falsità. Mi hanno perdonata in seguito e io ho compreso finalmente chi sono e soprattutto chi non voglio essere. 

Contenuto a cura di Claudia Anaclerio

PASTA DI SEMOLA DI GRANO DURO LUCANO

Rasckatielli

Pasta Secca 500g

Ingredienti: Semola di Grano Duro Lucano del Parco Nazionale del Pollino, Acqua.

Tracce di Glutine.

Valori Nutrizionali

(valori medi per 100g di prodotto)

Valore energetico

306,5 kcal
1302 kj

Proteine

13,00 g

Carboidrati

67,2 g

Grassi

0,5 g

Prodotto e Confezionato da G.F.sas di Focaraccio Giuseppe
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