Animenta racconta i disturbi alimentari – La storia di Ilaria

Ciao non è mai facile raccontarsi, ma le storie vanno trasmesse per dare speranza. E per questo eccomi qui a raccontarvi di quel mio pezzo di cuore perduto che pian piano sto ritrovando.   

Ebbene si circa 2 anni fa iniziai a guardarmi allo specchio e non vedermi più bella. Non mi amavo più, mi vedevo enorme. Da dove è iniziato tutto ciò? Beh probabilmente dalle persone a me care che facevano commenti poco gradevoli sul mio corpo e dalle sofferenze già vissute in passato che non sto qui a raccontarvi.

Non bastava mai

Per me l’amore verso me stessa era il pilastro fondamentale della mia vita per questo, da quel giorno, davanti a quello specchio, decisi che dovevo cambiare il mio fisico. Il giorno seguente iniziai, sbagliando, una dieta fatta da me. Fu l’errore più grande mai commesso. Iniziai a mangiare solo alcuni alimenti concedendomi solo occasionalmente qualcosina di extra. I primi risultati iniziarono ad arrivare. Il mio corpo cambiava velocemente, ma era come se non fosse mai abbastanza. Iniziai così a restringere ancora di più. Il peso scendeva velocemente e io mi sentivo gratificata di ciò, ma nuovamente non era abbastanza. Stavo entrando in un vortice pericoloso, ma forse ancora non me ne rendevo conto. Così iniziai anche ad allenarmi. Il mio corpo continuava a cambiare.

La soddisfazione era tanta, ma di nuovo non bastava. Così incrementai l’attività fisica finchè tutto ciò non divenne una vera e propria pericolosa ossessione. Mangiavo sempre meno e mi allenavo sempre di più, dando poco spazio alle mie vere passioni e alle persone che mi amavano. Non avevo ancora toccato il fondo ma poco ci mancava. Infatti il 26 ottobre del 2021 in macchina col mio ragazzo mi sentii poco bene e lui, super preoccupato, voleva portarmi in ospedale, non so come lo convinsi a riportarmi semplicemente a casa dove lui salì con me.

Arrivati a casa, si mise le mani nei capelli e scoppiò a piangere. Anche se immaginavo già il motivo glielo chiesi lo stesso e lui mi rispose che non riusciva più a vedere la persona che amava spegnersi lentamente. E fu in quell’istante che mi si aprirono gli occhi. Non potevo più fare del male a me e alle persone che mi amavano. Così la sera stessa parlai con mia mamma chiedendole dispertamente aiuto, lei già immaginava quello che stava succedendo, ma ha aspettato che fossi io a chiedere aiuto.

Il supporto di mia mamma

Molti diranno una mamma che lascia soffrire la figlia, che madre è? È la mamma che ha fatto la cosa migliore semplicemente perché lei è un’infermiera e già si era informata sul da farsi. Sapeva anche che in primis l’aiuto lo avrei dovuto cercare io, altrimenti sarebbe servito a ben poco. E così, nell’arco di una ventina di giorni, andai per la prima volta nel centro per i disturbi alimentari che mi segue. Feci la prima vista con il nutrizionista per capire qual fosse la mia situazione. La situazione era davvero pessima. Avevo pochissima massa grassa e i miei organi stavano soffrendo. Il dottore mi mandò direttamente in ospedale a fare immediatamente una visita cardiologica e da li uscì fuori che mi ero causata un piccolo versamento al cuore. Questa notizia mi feca abbattere ancora di più.

Io che tenevo tanto all’amore verso me stessa stavo per essere la causa della mia distruzione

I medici volevano ricoverarmi, ma nonostante la situazione, essendo maggiorenne, mi rifiutai con l’impegno però di andare ogni giorno al centro e così fu.  Mi fu dato un piano alimentare da seguire alla lettera che io, ovviamente, per circa un mesetto continuai a non seguire. E così arrivò nuovamente il rischio ricovero. Mi diedero una settimana di tempo per dimostrare che potevo non essere ricoverata. In quella settimana mi impegnai al massimo perché non volevo più deludere nessuno e i risultati iniziarono a vedersi. Scampai anche il secondo ricovero, ma da quel momento presi coscienza e decisi di iniziare a lottare per davvero.

Quel centro era e continua a essere la mia salvezza

Grazie alle magnifiche persone che mi seguono, sto tornando ad amare me stessa con tutti i pregi e difetti. Inoltre, se a piccoli passi sto rinascendo, lo devo alla mia famiglia e soprattutto alla persona che amo da quasi 6 anni e che è stato l’unico in grado di farmi aprire gli occhi. È e sarà sempre quella parte del mio cuore che non ho mai perso, ovvero quella parte che mi ha dato la forza di reagire. Morale della favola? Beh generalmente si dice che se prima non si ama se stessi, è improbabile amare qualcun altro. Nel mio caso l’amore verso un’altra persona mi sta facendo tornare ad amare me stessa.

Per questo ascoltate sempre le persone che vi amano e soprattutto non abbiate mai paura di riprendervi in mano la vostra vita. Smettete di paragonarvi davanti ad uno specchio ad un’ ideale di bellezza irraggiungibile in quanto inesistente. Iniziate a decidere che siete di valore per il semplice fatto che esistete. Vivete la vostra vita a pieno e riprendetevela pian piano.

L’articolo è stato scritto da Ilaria, che ha raccontato la sua storia

Contenuto a cura di Animenta

PASTA DI SEMOLA DI GRANO DURO LUCANO

Rasckatielli

Pasta Secca 500g

Ingredienti: Semola di Grano Duro Lucano del Parco Nazionale del Pollino, Acqua.

Tracce di Glutine.

Valori Nutrizionali

(valori medi per 100g di prodotto)

Valore energetico

306,5 kcal
1302 kj

Proteine

13,00 g

Carboidrati

67,2 g

Grassi

0,5 g

Prodotto e Confezionato da G.F.sas di Focaraccio Giuseppe
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