Cara V.,
Non sono brava con le parole e non so perché mi ritrovo a scriverti…
Nonostante tutto ciò che mi hai permesso di fare, ballare, saltare, allenarmi e spingermi oltre i miei stessi limiti ti ho quasi odiato.
Ho sempre pensato che la tua forma fosse l’unica cosa di me che la gente guardasse, l’unica che potesse stabilire il mio valore e l’amore che la gente mi dava…
Probabilmente mi sbagliavo.
Ti ho fatto di tutto, cercando di reprimere le mie emozioni e i miei sentimenti, ti ho fatto cambiare forma talmente tante volte da non sapere ormai più chi sono, ti ho portato al limite di sopportazione fisica di fatica e fame…
E adesso forse dovrei solo chiederti scusa per tutto il dolore che ti ho provocato, per non averti amato con il rispetto che meritavi, sperando che qualcuno lo facesse al mio posto…
Tra noi le cose non vanno ancora bene, non ti amo e apprezzo ancora come meriteresti, ma ci sto provando, sto lottando per te e per noi, per renderti la versione migliore di te, ma facendolo senza paura e con il sorriso e la felicità di chi sa godere delle piccole cose…
Con la speranza di amarti presto,
Tua V.
