Questo articolo è stato scritto da Giulia, che ha immaginato uno scambio di lettere tra il suo disturbo alimentare e la parte più vitale di sé.
Cara Bianca,
Non ti lascio mai in pace, vero?
Senti sempre la mia voce in sottofondo?
Dimmi di sì, perché ho bisogno di sapere che è così.
Ho bisogno di sapere che non riesci ancora a sentirti libera, che la mia voce prevale sempre sulla tua.
Ho bisogno di sapere che ho io il controllo della tua vita.
Io non voglio lasciarti libera.
Il mio unico scopo nella vita è darti fastidio, metterti i bastoni tra le ruote, ridicolizzarti, sminuirti, farti sentire incapace, piccola ed a volte ridicola. Mi piace farti vergognare di te. Mi piace quando ti senti in colpa per un nonnulla. Mi piace farti sentire sbagliata e sentirti dire “grazie” e “scusa” ad ogni persona che incontri, come se ogni persona fosse più importante di te.
Avresti voluto altro da me?
Sono qui per ricordarti che per un periodo io sono riuscita a prendere completamente il controllo su di te. Ero riuscita nel mio intento. Ti avevo annullata.
A furia di battere il chiodo, ero entrata dentro di te.
Quindi è inutile da dire, ma io mi sento forte solo quando riesco a metterti al tappeto.
Quando io vinco e tu perdi.
Purtroppo per te esisto, come Grimilde è esistita per Biancaneve.
Tua,
Grimilde
Cara Grimilde,
So che non ti aspetterai questo tipo di risposta da me, ma leggere le tue parole per me è stato liberatorio.
Finalmente ti sei rivelata per quello che sei.
Finalmente ho capito che non posso stare bene fino a che ti terrò con me e sentirò la tua voce.
Probabilmente in un modo o nell’altro saremo sempre unite da un filo come mi hai fatto intendere tu, così come Biancaneve è sempre stata legata alla Strega Cattiva.
Questo filo mi servirà per ricordare cosa sei stata per me e quanto mi hai fatta soffrire.
Ma non sarà più un problema, perché mi servirà a ricordare dove non voglio più stare.
Anzi, ti dirò di più: io ho bisogno di te.
Perché solo ricordandoti e ricordando la mia vita con te posso decidere di scegliere altro.
So che ci sei, so come stiamo e come siamo state assieme, e non lo voglio più.
Quindi ti ringrazio, perché grazie alle tue parole so come non voglio più vivere: con la tua voce nella mia testa.
Purtroppo so che non sparirai come la Strega di Biancaneve: non ci sarà nessuna circostanza esterna che mi aiuterà a liberarmi di te. Non morirai sotto un grosso masso dopo essere stata colpita da un fulmine.
Purtroppo solo io posso farti morire, perché tu vivi nella mia testa.
Ma sono felice sai?
Perché ho capito che tutto ciò che mi teneva ancora ingabbiata in un passato triste e buio eri tu.
Grazie, perché ti sei svelata.
Ora so chi sei. Hai un nome. Hai un volto.
Ora so cosa voglio fare: liberarmi.
E quindi smetterò di lottare contro di te, ma ti lascerò parlare in sottofondo senza ascoltarti.
Lotterò unicamente per il mio bene e mi impegnerò a zittirti quando la tua voce sarà troppo forte.
Ho deciso di tenerti con me perché non riuscirei più ad accettare di vederti rispuntare improvvisamente.
Ma per vivere insieme a te, ho bisogno di imparare a proteggermi.
Voglio essere sicura di diventare abbastanza forte da non sentirti più, o perlomeno abbastanza forte da non ascoltarti nei momenti in cui diventerai più fastidiosa e ostinata.
Forte da accettare la mia fragilità, che a volte ti permette di prenderti il tuo spazio, e ancora più forte da lasciartelo fare solo per poco.
E sai ancora una cosa?
So di avere tutte le risorse per poterlo fare, perché, mi spiace dirtelo e ricordartelo, ma io sono guarita e continuo a guarire!
Tua,
Bianca