Animenta racconta i Disturbi Alimentari: la storia di Francesca

Animenta raconta i disturbi alimentari

Spesso la narrazione dei disturbi alimentari avviene attraverso una personificazione dei disturbi stesso. Ogni persona ne decide forme e sembianze, ma le parole che escono dalle bocche di questi disturbi sono comuni.

I disturbi alimentari accompagnano le persone che ne soffrono in ogni ambito della loro vita. Spesso, purtroppo, soffrire di disturbi alimentari può essere totalizzante.

Per questo motivo, Francesca ha deciso di raccontare la sua storia di guarigione e di rinascita attraverso una lettera dedicata a “Lei”, il suo disturbo alimentare. E la ringrazia, perché nonostante tanto dolore e fatica, ha scoperto di poter superare qualsiasi cosa e di essere più forte di quanto pensasse.

Francesca scrive nella speranza che chi soffre di malattie simili si senta compreso, ascoltato e, soprattutto, trovi il coraggio per lasciarle andare via.

“Cara Lei, è tanto che non parliamo. 

Non so se ricordi quando è iniziato tutto questo: per qualche strano motivo le nostre strade si sono incrociate tanti anni fa. Ma fortunatamente da allora i nostri incontri sono avvenuti  sempre più sporadicamente. 

Ancora oggi non possiamo definirci né amiche né nemiche, perché nel corso del tempo ci siamo affamate e nutrite a vicenda. 

Ancora oggi cerco di sforzarmi per comprendere come tu riuscissi a raggiungermi sempre,

come potessi essere sempre un passo davanti a me. 

Ancora oggi, guardando queste foto e pensando a quegli anni, noto immediatamente quanto siamo cresciute e cambiate insieme, a passi veloci a volte, altre lentissimi.

Abbiamo imparato ad assumere così tante forme che a stento a volte riesco a riconoscermi o identificarmi in un reale involucro. E a tante questioni, emozioni, situazioni ed occasioni non ho ancora trovato una reale risposta. Così come non ho trovato neanche un preciso evento che possa aver scatenato questo ciclone. Che possa averti portata da me.

Ma tu già lo sai…tu sai già tutto.

Non so se dovevi essere una madre, una compagna, uno “scudo” e/o un’insegnante .

L’unica cosa  che so  è che qui dovevi passare. 

E d’altronde (o per fortuna), come ogni ignobile peccato, dovevi portare con te un altrettanto nobile contrappasso.

Alla fine, senza i disturbi alimentari, non sarei la persona che sono oggi…

Ad oggi, ti dirò che neppure ricordo come fosse la mia vita prima senza questo dono. 

La sensibilità che mi hai dato e permesso di accogliere nel tempo mi ha permesso di  entrare in contatto con chi mi circonda, accecarmi con i sentimenti altrui e di essere  colpita con violenza sino al cuore, quando non ascolto in modo attento le mie emozioni. Ma al contempo, bisogna dirlo, è stata una chiave fondamentale.

Probabilmente senza questa intelligenza emotiva non sarei qui a scrivere e a riscrivere a ruota libera, con l’intento di farti quasi girare la testa.

Alla fine, cara amica mia, se tu non fossi stata qui, in questa pelle, in questi occhi e nella mia mente, non sarei la persona che sono oggi. E forse non avrei percorso neanche queste strade che mi compongono e i sogni che mi porto dentro.

Oggi posso finalmente farti scivolare via…

Quindi, ad oggi, posso finalmente farti scivolare via e ringraziarti, perché sappiamo bene entrambe che qui, in me, non c’è più bisogno dei tuoi servigi.

Questo è perché ci sono io per me stessa!

Grazie per tutto.

Per avermi resa più umana, per avermi mostrato che la perfezione non esiste.

Grazie per avermi resa ostinatamente sensibile e forte di fronte a tutto.

Per avermi nutrita di nuova luce e per avermi donato talenti che appartengono solo a me!

Grazie per avermi forgiata per percorre la lunga strada che mi aspetta.

E grazie per avermi dato la possibilità di sfuggirti, di rinascere.

Non volermi male, ma come sei stata qui e in tante, tantissime altre vite, adesso vola via, perché qui non c’è più spazio per fare del male!

Addio,

la tua cara amica di vecchia data”.

L’articolo è stato scritto da Francesca, che ha raccontato la sua storia

Contenuto a cura di Animenta

PASTA DI SEMOLA DI GRANO DURO LUCANO

Rasckatielli

Pasta Secca 500g

Ingredienti: Semola di Grano Duro Lucano del Parco Nazionale del Pollino, Acqua.

Tracce di Glutine.

Valori Nutrizionali

(valori medi per 100g di prodotto)

Valore energetico

306,5 kcal
1302 kj

Proteine

13,00 g

Carboidrati

67,2 g

Grassi

0,5 g

Prodotto e Confezionato da G.F.sas di Focaraccio Giuseppe
Zona Mercato 85038 Senise (PZ)
P.Iva 01779910767