Luce griglia – Il monologo di Marta

Questo è il monologo che ho scritto in uno dei momenti più bui della mia vita. I DCA non sono solo malattie che alterano lo stato fisico, sono vere e proprie ombre che oscurano il tuo stato psichico. Un vero trauma psicofisico. Ho voluto chiamarlo Luce Grigia, luce perché ogni persona è scintilla di vita e grigia perché momentaneamente sbiadita,versione impallidita della luce originaria, ma pur sempre luce, lo è e tornerà ad esserlo.

Luce Grigia

Ogni mattina quando apro gli occhi su un nuovo giorno ho voglia di richiuderli e di non alzarmi dal letto. Eppure devo farlo. Beh non devo proprio farlo: i miei anni mi permettono di annullare tutto ciò che mi ero prefissata di fare quel giorno: lezioni universitarie, chiamate con gli amici, uscite, aperitivo, tutto quello che di solito una ventenne fa. Una vita normale: famiglia, amici, università, studio, l’istruzione è importante. 

Una vita normale. Eppure ogni giorno quando apro gli occhi su questo mondo normale che tutti hanno e che tutti vogliono, so che non sarà lì ad offrirmi situazioni nuove ed invitanti e so che non mi troverà a combinare talento e occasione per dimostrarlo. Ogni nuovo giorno perfettamente uguale al precedente: sempre attenta a non compiere passi falsi, consapevole che se lo facessi, rovinerei tutto…che poi tutto cosa. 

Il tempo è come se si fosse fermato ad un solo giorno tanto sono tutti uguali. Ma niente sovraffollamenti di pensieri troppo complessi. la mia vita si riassume in casa, famiglia, università, chiesa. Forse penserete “Che c’è di sbagliato nella routine della quotidianità”. Credo niente, proprio niente se non il terrore segreto che tutto cambi all’improvviso, cogliendomi alla sprovvista anche se lo vorrei ma nemmeno lo vorrei. Oddio

Essere una ragazza divisa tra la paura che tutto cambi e il terrore che ogni cosa rimanga immutata fino alla fine dei miei giorni. Un baratro a cui non voglio sottrarmi, ma dal quale vorrei subito uscire. Per tutta la vita sarà così? Va bene so che non è così però sono due forze che spingono da due parti opposte e lì in mezzo ci sono io che subisco. A chi dare retta. Sprazzi di contentezza mi ripetono “Dai ce la puoi fare. Non mollare”. 

Sarebbe un sogno, se non fosse un incubo. E in un minuto riprendo tutto ciò che avevo lasciato poco prima perché no, non basta ripetersi che la vita è bella, che hai un potenziale, che non ti meriti tutto questo, che devi mettercela tutta per volare, se poi non lo vuoi davvero. 

E in pochi istanti questi pensieri si autodistruggono come se ci fosse un timer che imposta un orario in cui la tua voglia di cambiare si autodistrugge e torni a quel piattume di vita che hai. “Sforzati di guardare il mondo con occhi diversi” Non funziona. Pensi che anche se hai 20 anni, è troppo tardi per cambiare. Non c’è sensazione più brutta, credo. 

La notte mi fa paura ma il giorno non suscita alcun entusiasmo. È come se non mi trovassi realmente qui, l’anima che è libertà estrema e felicità lascia lentamente il mio corpo e va in un posto in cui non deve sopportare la mia vita di merda. Anima io ti sto abbruttendo, scusami, io ti sto lacerando. 

È come se tutto ciò che stessi vivendo fosse un film che guardo senza volerlo guardare come se io fossi la protagonista ma non con la mia voce e non potessi interferire. È come trovarsi in gabbia e non riuscire ad andarsene anche se la porta è aperta, perché sono io a non volermene andare, perché io sono una luce grigia.

L’articolo è stato scritto da Marta, volontaria dell’Associazione

Contenuto a cura di Animenta

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Rasckatielli

Pasta Secca 500g

Ingredienti: Semola di Grano Duro Lucano del Parco Nazionale del Pollino, Acqua.

Tracce di Glutine.

Valori Nutrizionali

(valori medi per 100g di prodotto)

Valore energetico

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1302 kj

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Prodotto e Confezionato da G.F.sas di Focaraccio Giuseppe
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