Ciao corpo, ho capito che voglio farti essere…

Ciao,

ciao corpo, o per meglio dire involucro che per tanto tempo ho odiato.

Che strano scriverti, rivolgermi a te come qualcosa di diverso da me, che non mi appartiene. 

Ti devo dire un po’ di cose.

In questi anni ne hai viste tante e sopportate ancora di più, per un tempo assai lungo sei stato il mio capro espiatorio, il mio bersaglio, il mio peggior nemico; hai sofferto, ti ho fatto star male, ti ho denutrito e maltrattato.

L’anoressia che mi ha colpita ti ha divorato, mangiato dentro fino alle viscere scatenando contro di noi tutta la sua ferocia. 

In poco tempo, a causa della mancata alimentazione, ti sei ridotto ad essere ossa e quella poca pelle che era rimasta si è ricoperta di peluria per essere protetta dal freddo. 

Corpo mio, sei stato l’espressione del mio dolore e della mia sofferenza, il campo di battaglia per eccellenza e ad oggi conservi le cicatrici e spero che tu come me, ne vada fiero. 

Mi auguro tu sia capace di fare tesoro dei segni che hai, dei graffi, dei tagli e dei morsi che hai subito.

Vorrei che, come il mio cuore e la mia testa, tu fossi la testimonianza del fatto che possiamo essere i migliori guerrieri di noi stessi. 

Vorrei poterti far parlare, farti gridare al mondo che di anoressia si muore perché quella brutta bestia è una malattia della mente che si insinua nel corpo ed è attraverso questo che si mostra, prova a farti urlare ma ti priva della voce…

Vorrei che potessi raccontare di esser stato lo specchio rotto della mia anima frantumata…

Vorrei che tu ti potessi esprimere per dire che sei solo l’apparenza e che non dovresti essere un mezzo di espressione, ma solo di piacere.

Perché, ad oggi posso dirtelo, dal momento in cui ho smesso di torturarti sei lentamente divenuto il tramite del mio piacere. 

Sebbene io ancora non sia in grado di amarti e rapportarmi con te mi faccia tutt’ora paura, posso dirti grazie per avermi dimostrato, in poco tempo, che sei il mezzo.

Prima di imparare a conoscerti un po’, pensavo che le emozioni si provassero solo col cuore, che si potesse parlare di sensazioni solo a livello affettivo.

E invece no, certe cose si possono sperimentare e tu, involucro, puoi essere la forma che permette di farlo. Non avrei mai immaginato che grazie a te sarei potuta arrivare a pensare certe cose.

L’occasione tanto cercata non sarebbe mai arrivata se non avessi imparato a rapportarmi con te. 

Cosa ti posso dire oggi?

Beh, abbiamo smesso di farci la guerra, o per meglio dire ho deciso di gettare la spada, quando ho iniziato a confrontarmi con il cibo. 

Ho deciso che sei parte di me e una parte importante, ho capito che sei quello sei, che io voglio farti essere ed ho capito che sei me…

Attraverso te oggi posso sperimentare, apprendere e comprendere, conoscere ed assaporare. 

Tutto ciò che l’anoressia mi aveva tolto.

Sono sempre io, una ragazza indifesa, spaventata dal mondo e timorosa, che cammina in punta di piedi per non fare rumore e che a tratti avrebbe voglia di sbattere un cucchiaio su una pentola per farsi sentire. Sono la stessa Linda che si nasconde dietro parole grandi ma che oggi, diversamente da ieri, grazie alla sua crescita e al suo cammino ancora in corso, ha voglia di uscire e di esprimersi.

Di anoressia si muore, ma si può anche guarire.

La strada è lunga, faticosa e probabilmente spesso si avrà voglia di lasciare, ma in fondo al tunnel c’è tanto sole che merita di essere guardato. 

Voglio essere testimone di quel che ho vissuto affinché altri possano non viverlo o quantomeno avere una ciambella quando pensano di affogare.

Linda

Contenuto a cura di Animenta

PASTA DI SEMOLA DI GRANO DURO LUCANO

Rasckatielli

Pasta Secca 500g

Ingredienti: Semola di Grano Duro Lucano del Parco Nazionale del Pollino, Acqua.

Tracce di Glutine.

Valori Nutrizionali

(valori medi per 100g di prodotto)

Valore energetico

306,5 kcal
1302 kj

Proteine

13,00 g

Carboidrati

67,2 g

Grassi

0,5 g

Prodotto e Confezionato da G.F.sas di Focaraccio Giuseppe
Zona Mercato 85038 Senise (PZ)
P.Iva 01779910767