Avete mai sentito parlare dei gruppi Pro Ana e Pro Mia?
Se non ne avete mai sentito parlare è arrivato il momento di portare alla luce gruppi, chat e movimenti che incitano all’anoressia, uno dei disturbi alimentari più comuni tra ragazzi e ragazze.
Facciamo chiarezza, che cosa è la filosofia Ana?
Magrezza, ossa, bellezza scarna. Sono questi gli obiettivi alla base dei gruppi pro-ana.
“Il culto dei disturbi del comportamento alimentare su internet” ha avuto origine negli States negli anni 1998/1999, mentre In Italia si è diffuso dagli anni 2002/2003 attraverso la nascita di blog, sia pubblici che privati, all’interno dei quali, viene condivisa la filosofia ANA.
Si noti come tale filosofia si discosti totalmente dalla visione di Anoressia come patologia psichiatrica o forma di disagio, pertanto diffonde uno stile di vita che promuove l’indipendenza del corpo dal cibo, accettando la dea Ana come la sola degna di fiducia.
Gli studi del The Guardian e della BBC
In un recente articolo pubblicato da Costanza Rizzacasa D’Orsogna, nota scrittrice che sul settimanale 7 tiene la rubrica anyBody – Ogni corpo vale, si parla di alcuni studi pubblicati dal Guardian e dalla Bbc. Gli studi parlano chiaro: il fenomeno degli account Instagram che incitano all’anoressia è fuori controllo. Anche se da diverso tempo il social blocca hashtag come #proana e #mia (per “bulimia”), chiudendo ogni anno moltissimi account, i gruppi si sono riorganizzati.
Usano sigle e un linguaggio in codice, hanno account privati con screening severi. Dietro, un inferno di consigli pericolosissimi per perdere peso, perdere l’appetito e non farsi beccare. E altrettanto difficili da stanare sono le chat private di WhatsApp. Ma è Instagram a preoccupare di più.
Costanza Rizzacasa d’Orsogna
Estremizzazione della ricerca della perfezione estetica
La continua ricerca della perfezione estetica porta a credere che la felicità e la bellezza siano nascoste nella magrezza, nelle ossa che travalicano i vestiti e in un volto scavato.
Quello che vediamo e osserviamo sui social, quello che percepiamo dalle immagini di milioni di influecer e modello non, spesso, reale.
L’adulazione del magro, la bellezza estrema e la continua ricerca della perfezione catturano i pensieri, imprigionano la mente di giovani e adulti portandoli a rifiutare il cibo, inneggiando una magrezza estrema.
“Ti farò diventare perfetta”, questa è una delle tante frasi di benvenuto che si leggono nei gruppi pro-ana e pro mia (bulimia). Come se la perfezione del corpo fosse tutto.
La differenza tra il desiderio di dimagrire i Disturbi Alimentari
Come sottolineato dalla spicologaa Veronica Chia, la differenza tra desiderio di dimagrire e Disturbi Alimentari risiede nel fatto che nel secondo caso si tratta di una vera e propria malattia che parte dalla psiche e dalle carenze affettive e di autostima.
Anoressia e bulimia sono i modi in cui una persona urla il proprio bisogno di aiuto.
